RACCONTARE
HANNAH ARENDT

Romanzo

Traduzione di Silvia Albesano

Nell’estate del 1975 Hannah Arendt vola per un’ultima volta da New York alla Svizzera. Lì, in un appartato villaggio ticinese, intende trascorrere le vacanze e lavorare un po’ al suo ultimo libro. I lettori accompagnano la protagonista nella sua ultima estate e in un viaggio lungo quanto una vita intera, che inizia a New York nel 1941. Strada facendo, imparano a conoscerla sotto una luce diversa, molto affascinante: come amante, moglie e casalinga, come poetessa e narratrice di fiabe, come docente universitaria e come giornalista al processo contro Adolf Eichmann, a Gerusalemme. Il libro che scrive su quell’esperienza, La banalità del male, spinoso fin dal titolo, scatena controversie che trascinano Hannah Arendt sotto gli impietosi riflettori dell’opinione pubblica, imponendole di pagare un prezzo di cui non ha mai parlato. Anche di questo racconta Hildegard Keller. La sua protagonista è irresistibile e viva, narrata con una delicatezza e una disinvoltura che derivano da una grande conoscenza e chiarezza di idee.

«Questo romanzo si basa su uno splendido lavoro di ricerca. Non è un romanzo su Hannah Arendt ma con Hannah Arendt, e anche solo per questo leggerlo è un grandissimo piacere.»

www.hannaharendt.net

È un punto forte del libro che, una volta arrivati alla conclusione, un’illuminazione di altro tipo, più diretta, non ci sia mancata per niente. Abbiamo guadagnato anzi dei ritratti più delicati e altrettanto coinvolgenti, come nei capitoli iniziali dedicati al rapporto di Hannah con sua madre Martha. È un piacere sentirle parlare, vedere una figlia affezionata ma schiva e una mamma innamorata della sua figlia eccezionale.

Annalisa Ambrosio. Doppiozero. Leggere.

Arendt non è più solo l’autrice di opere filosofiche straordinarie come Vita activa o La banalità del male, ma è anche una donna concreta, una moglie e un’amica premurosa, una persona che ama scrivere poesie e favole. (…) Un libro capace di trascinare ai lettori direttamente all’interno della vita della filosofa, facendoli entrare in confidenza e dialogare con lei come ebbero la fortuna di fare coloro che la conobbero personalmente.

Michela Marzano, Repubblica. Robinson. Leggere.

Il grande punto di forza di questo romanzo, scritto peraltro in modo molto accattivante, è che si accompagna Hannah Arendt da vicino, quando dubita, comprende e pensa.

taz. Die Tageszeitung

Traduzione di Silvia Albesano

Narratori della Fenice. Guanda. Milano
28.03.2023, 525 pagine. 18 euro.  ISBN: 9788823531413.

Video, Audio

Intervista con Alessandro Zaccuri. Università Cattolica. Youtube.

Intervista in Alice (RSI). Con Natascha Fioretti. RSI online.